Vinili
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Con mia somma gioia leggo oggi su Repubblica on-line ben due articoli che parlano di come, negli ultimi anni, le vendite dei cd stiano calando miseramente per colpa della vendita di musica on-line (iTunes Store e simili) ma, cosa importantissima, della primavera che sta vivendo la vendita di Vinili.

Come si legge nel secondo articolo sta nascendo un movimento per far capire alle case discografiche di cominciare a ristampare su vinile i vecchi classici e le nuove hits perchè “si è più affezionati all’LP rispetto che al CD”.

Da amante della musica e da possessore di numerosi cd e di quale vinile (alcuni comprati, altri “ereditati” dalla collezione dei miei genitori) non posso che non appoggiare questa iniziativa! Quali sono le principali differenze tra i CD e gli LP ? Il suono nei cd è digitale mentre negli lp è “analogico”… potremmo dire “fisico”. Il tipico fruscìo della puntina sul disco (che fa godere tutti gli amanti dei disconi neri!) è dovuto proprio al fatto che c’è un contatto fisico tra la puntina e il disco e la musica esce proprio grazie all’incisione eseguita sugli LP.

I pro del cd? E’ più economico da produrre, facile da trasportare e da copiare. In sostanza le case discografiche per risparmiare denaro sulla produzione hanno perso migliaia (se non milioni) di euro e dollari a causa delle copie illegali che vengono distribuite via internet.

Ritornare alla stampa dei vinili? Sì. Sono più belli anche se più “scomodi” e suonano meglio. La cosa che bisogna evitare è un ulteriore aumento dei prezzi. Eliminiamo il più possibile i cd… stampiamo molti più vinili e vendiamoli a 10 / 15 euro. Vogliamo scommettere che il mercato decolla?

 

Cd senza fascino superati come i fax

Appassionato di musica? Assolutamente sì. Ma non frequenta più i negozi di dischi alla ricerca di qualche novità. Lo scrittore Sandro Veronesi, autore di romanzi come "La forza del passato" e "Caos calmo", da cui è stato tratto il film con Nanni Moretti, ha la casa piena di dischi di vinile e la musica nuova la sente su Internet. «Frequentavo i negozi fino a una decina di anni fa, poi ho mollato. Avevo ormai accumulato tanta musica, non sentivo più il bisogno di aggiornarmi. Internet offre la meravigliosa occasione di soddisfare la curiosità. Io, più che scaricare, ascolto su YouTube». Senza essere un collezionista, Veronesi ha accumulato negli anni un numero impressionante di dischi. «Mi piace il vinile» confessa «è un oggetto che non è stato mai possibile sostituire. Non amo il cd, è come fosse un nastro che si può comprare vergine e registrare. Il disco in vinile ha il suo fascino come oggetto, un oggetto pop per dimensione e grafica, una piccola tavola da esposizione con delle qualità, al tatto, alla vista, che il cd non può avere. Insomma il vecchio disco, di cui la grande industria si è disinteressata, ha una sua piccola sacralità nella dimensione pop». Verso i cd lo scrittore nutre una sorta di antipatia. «Non era destinato a durare a lungo, il cd rappresenta una fase di passaggio, come il fax, sbaragliato dall' arrivo delle e-mail. Se fossi appassionato di musica classica non la cercherei nel computer, ma a me piace il rock, la bassa fedeltà. Con un gruppo di amici, i vecchi trichechi delle radio libere degli anni Settanta, abbiamo fondato a Prato Radiogas perché ci venissero a trafficare anche i ragazzi. Radiogas per dare l' idea di una cosa che si sparge, si diffonde e non si arresta». - ROBERTO ROMBI ROMA